Maledetta primavera, tra inutili viaggi mentali/spaziali e piante che fanno più sesso di noi - Foglietti #3
Una riflessione e qualche parolaccia per maledire la primavera e farvi sapere che esiste un saggio che racconta il sesso nel mondo vegetale.
Perenne prurito nasale, occhi rossi e lacrimanti degni di un chiusino in auto, affanno costante che manco stessimo facendo la maratona e…e…e…
ECCIÙÙÙÙÙÙ…
*con metà fazzoletto si soffia il naso, con l’altra metà pulisce lo schermo del pc, poi riprende a scrivere*.
Vorrei poterci ridere sopra e dire che questo incipit è frutto di una coloritissima, seppur smocciolante fantasia, ma è - ahimè - la trasposizione scritta più vicina e rappresentativa delle mie giornate a primavera. Maledetta primavera.
Ecco, ora che l’ho scritto sono abbastanza sicura che vi sarà venuto in mente il motivetto dell’iperfamosa canzone di Loretta Goggi, Maledetta primavera, il cui testo dà voce a una donna che, dopo una notte di passione, si pente di essersi lasciata trascinare dal senso di leggerezza e dalla pulsione erotica cui questa maledetta stagione ci espone.
Se per innamorarmi ancora
Tornerai, maledetta primavera
Che imbroglio se
Per innamorarmi basta un'ora?
Che fretta c'era
Maledetta primavera?
Che fretta c'era
Se fa male solo a me?
Loretta Goggi, Maledetta Primavera.
C’è da dire che, benché la natura dei disagi stagionali che viviamo in questo periodo dell’anno sia molto diversa da quella esperita dalla protagonista della canzone di Loretta Goggi, a primavera sentiamo forte e chiaro un bisogno che ha tanto di biologico quanto di socioculturale: quello di risvegliarci dopo un lungo sonno, mossə da una voglia di novità a tratti incontenibile. Solo che ci svegliamo già stanchə e, quindi, spesso facciamo qualche minchiata. Tipo quelle che vi racconto nelle prossime righe.
Una mia minchiata di primavera
Ad aprile 2018 io e due mie care amiche decidiamo di fare un viaggio di qualche giorno a Porto, splendida città portoghese e meta graditissima ai e alle potterhead accanitə come me per via di due elementi che hanno ispirato J. K. Rowling per la stesura della saga di Harry Potter: la Livraria Lello, particolarissima libreria da cui l’autrice ha tratto spunti e idee per alcune ambientazioni della storia, e la divisa degli studenti e delle studentesse universitarie portoghesi, che consiste in un abito nero chiamato traje con tanto di mantello in tinta e che ricorda tantissimo la divisa di Hogwarts.
Comunque, la cantonata primaverile nella splendida cornice di Porto non l’ha fatta Rowling (lei avrebbe optato per tanti e altri luoghi nel corso degli anni successivi), ma io.
Io che durante la breve permanenza portuense con le mie amiche ho pensato fosse una buona idea scambiarmi il numero di telefono con un ragazzo conosciuto in una discoteca per poi frequentarlo a spanne nel corso della vacanza. E sempre io che, abbagliata dalla sua scenografica dichiarazione d’amore in aeroporto pochi minuti prima della mia ripartenza, ho creduto fosse un’ottima idea continuare a sentirci a distanza. Senza alcun dubbio io che, una volta rientrata in patria, ho ripreso possesso delle mie facoltà mentali e ho realizzato che forse - ma forse - il fatto che lui volesse trasferirsi in Italia appositamente per stare con me dopo una settimana da che ci eravamo conosciutə non era amore: era solo una grandissima minchiata.
Quindi ho aperto un fazzoletto, ci ho soffiato dentro buttando dal naso tutto il magico nonsense di quei giorni primaverili e ho educatamente chiuso quella stramba relazione durata effettivamente il tempo di uno starnuto.
Oh si, c’è mancato un pelo. Maledettissima primavera.
Altre minchiate di primavera
Se la mia tragicomica esperienza a Porto non vi fosse bastata, ecco una mini selezione di storie di minchiate primaverili scelte oculatamente per farvi sentire meglio nonostante l’allergia, il disagio galoppante e le scelte sbagliate che ci accompagneranno da qui a giugno inoltrato:
- L’inquadratura con il bicchiere di Starbucks sul set di Game of Thrones (primavera 2019)
Durante l'episodio 4 dell'ottava stagione, tre fan della serie notarono un bicchiere di caffè Starbucks ben visibile su un tavolo di Winterfell. Internet impazzì, HBO si scusò e il bicchiere divenne forse il cameo più celebre della TV moderna. Belli i draghi, ma vuoi mettere la magia del caffè?
- Will Smith schiaffeggia Chris Rock agli Oscar (primavera 2022)
Durante la cerimonia degli Oscar, Will Smith salì sul palco e schiaffeggiò il comico Chris Rock in risposta a una battuta infelice sulla moglie Jada Pinkett Smith. Ricordate? L'incidente suscitò forte indignazione a livello globale e valse a Smith la dimissione dall’AMPAS (Academy of Motion Picture Arts and Sciences) e la cancellazione da parte di Netflix del sequel di un film diretto dallo stesso Smith nel 2017.
- Lady Bezos & friends vanno nello spazio per 11 minuti (primavera 2025)
Lo scorso 14 aprile, Lauren Sánchez e altre cinque vip, tra cui Katy Perry, hanno compiuto un viaggio spaziale a bordo del veicolo suborbitale New Shepard di Blue Origin, la società spaziale privata che fa capo a Jeff Bezos, futuro consorte di Sánchez. Questo viaggio nello spazio è durato solo 11 minuti, eppure ha prodotto più inquinamento di quanto può produrne una sola persona nell’arco di tutta la sua vita. Ma qui non so quanto c’entri la primavera.
… e parlando di libri
In occasione dell’ultimo reading party organizzato a Bologna con la community di BoBooks, ho chiesto ai e alle partecipanti di consigliare un libro adatto alla primavera e più di una persona ha citato Come si amano le piante. Lezioni sull’amore, il sesso e il desiderio dal regno vegetale, un saggio brillante e sopra le righe di Joanne Anton pubblicato in Italia da Wudz Edizioni nella traduzione di Lara Cavalli.
Un testo talmente interessante e originale che, pur non avendolo ancora letto, voglio fare un azzardo e consigliarvi comunque.

All’alba dell’Illuminismo, quando il naturalista Rudolf Jakob Camerarius dimostrò l’esistenza della sessualità nelle piante, il mondo tremò.
Joanne Anton, Come si amano le piante. Lezioni sull’amore, il sesso e il desiderio dal regno vegetale.
Dalla relazione simbiotica tra un fungo e un’alga che dà vita al lichene, fino agli amori tra fiori, insetti e altri organismi, questo saggio esplora e racconta il sesso vegetale come forza evolutiva e creativa e mostra con esempi bizzarri, eppure sorprendenti come le piante abbiano sperimentato per milioni di anni ogni possibile forma di relazione: monogamie, poliamorie, tradimenti e perfino “orge floreali”.
Insomma, le piante probabilmente godono e fanno molto più sesso di noi e io non vedo l’ora di recuperare questa irriverente lettura primaverile.
Se avete domande e/o suggerimenti da condividere su Foglietti, potete scrivermi in DM sui miei canali social 💌
hahaha mitica!
Lettura solitaria con dimensione collettiva. Davvero interessante.